Storie, poesie e detti Ampezzani di Arcangelo
Arcangelo Minardi
2021, ©Michael Edizioni – Pagine: 136 – ISBN 978-88-96913-81-9
Per caso sono stati trovati in un fienile di una casa a Cortina d’Ampezzo dei fogli scritti in Ampezzano, a matita, sbiaditi dal tempo. Dopo un lungo e faticoso lavoro di lettura (con una lente di ingrandimento), di trascrizione e di traduzione in italiano, la traduttrice e curatrice dei testi ritrovati, Tiziana Ghedina Basilia, ha ritenuto fosse cosa utile rendere pubblico questo lavoro che altro non è se non ciò che Arcangelo Menardi aveva saggiamente scritto e tenuto in un angolo. È un’opera che ci riporta al tempo in cui visse l’autore (1882 – 1959) e ci rende partecipi di fatti altrimenti dimenticati, detti di saggezza che solo chi ha potuto vivere intensamente, anche con momenti di forte sofferenza poteva annotare, poesie e racconti. È un “tuffo” nel passato che ritempra corpo e spirito.
Evince dell’autore un uomo sensibile, saggio, onesto, radicato in sani principi.
Di questo suo “lavoro” Arcangelo Menardi Merscia forse ne aveva parlato con pochi perché non sarebbe stato compreso. Il testo seppur scritto molti anni or sono è oggi più che mai attuale nel rivedere sfaccettature del nostro prezioso quotidiano, in sentimenti che ritroviamo nei rapporti interpersonali, in brevi messaggi che impeziosiscono e ci aiutano anche in momenti difficili.