I disegni non parlano

16,50

Giorgio Pirolo
2023, ©Michael Edizioni – Pagine: 216 – ISBN 978-88-96913-93-2

Il sogno è una via di uscita, una fulminea scintilla della mente che ci rende beati per pochi istanti di secondo. Metterlo in atto è un’altra storia. Jacopo e Dalia, però, ci provano. Il sogno come fuga dalla prigione del quotidiano, da cose che non si condividono, alla ricerca della propria realizzazione, del proprio avatar cresciuto e nascosto nella camera caritatis dei desideri. Si sogna con qualcosa, spesso con quel sorriso nascosto, quello dell’intelligenza chiamato creatività.
Jacopo, è un professionista che ha liberato il suo sogno di bambino facendone il suo impiego. Una professione che lo porta molto lontano, abbandonando la sua terra e i suoi affetti il cui pensiero lo imprigiona nuovamente in una realtà dalla quale vuole fuggire nel continuo dilemma se siano più importanti le sue ambizioni o le sue origini. Dalia, ha il nome di un fiore. Giovane, bella, alle prese con i suoi desideri, viene da un paesino della Francia, un passato misterioso imprigionato in un’infanzia segnata da un forte trauma che la rende muta. Dalia impara a comunicare con l’esterno attraverso i disegni.
Jacopo e Dalia condividono e convivono un mondo silenzioso che con i disegni prende voce, per bisogno o necessità.

Giorgio Pirolo di Belluno (27 novembre 1979) è un designer italiano. Appena diciottenne, come giornalista pubblicista, scrive per alcune testate di cronaca locale. Pubblica il libro Storia di una corsa (2004). Nel 1999 si stabilisce a Torino, collabora con il visual futurist designer Syd Mead, autore del design delle scenografie di Blade Runner e Tron, che apprezza la sua “follia creativa”, così come la definisce lo stesso Mead. Nell’arco di vent’anni, disegna dalle supersportive ai camion, fino a una delle utilitarie cinesi più vendute al mondo ispirata al pesciolino Nemo della Walt Disney. La variegata carriera col design, spazia nei giocattoli con le sorpresine Kinder, gli occhiali, l’abbigliamento e accessoristica con la collezione Lamborghini Squadra Corse 2.0 e le architetture dei negozi legati al mondo della Formula Uno. Vive tredici anni a Torino per poi trasferirsi a Monte-Carlo. Nel 2016 consolida il suo sogno e fonda il marchio di auto italiane FV Frangivento da lui disegnate.


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